Nistagmo e Stimolazione Audiovisiva: un nuovo approccio in Neuroriabilitazione

Dott. Damiano Antognetti
Medico chirurgo
Prof. Carmelo Chisari
Professore Associato
4 minuti
 
L’esperienza della Neuroriabilitazione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana conferma che la stimolazione multisensoriale rappresenta un’opzione riabilitativa innovativa, in grado di favorire miglioramenti concreti e duraturi nella gestione del nistagmo e di altre alterazioni della motilità oculare.
Sommario

    Il Nistagmo: una sfida clinica

    Il nistagmo è un disturbo oculomotorio caratterizzato da movimenti involontari degli occhi che possono compromettere la stabilità visiva e l’equilibrio. Le cause possono essere molteplici, dalle patologie neurologiche alle disfunzioni vestibolari, fino a condizioni congenite. Questo disturbo è spesso associato a oscillopsia, una percezione visiva instabile che riduce significativamente la qualità della vita dei pazienti.

    Le opzioni riabilitative attualmente disponibili offrono risultati variabili, e spesso non garantiscono miglioramenti duraturi. Strategie tradizionali come esercizi di fissazione, compensazione ottica e l’uso di lenti prismatiche possono fornire un certo grado di beneficio, ma non sempre permettono un controllo efficace del disturbo nel lungo termine.

    Tuttavia, nuovi approcci basati sulla stimolazione multisensoriale stanno emergendo come possibili strategie per ottimizzare la gestione di questa condizione.

    Un approccio innovativo al problema

    Presso la Neuroriabilitazione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana (AOUP), è stato sviluppato un protocollo di stimolazione audiovisiva con l’obiettivo di migliorare la stabilità oculare e posturale nei pazienti con nistagmo. Questo approccio si basa sull’integrazione di stimoli visivi e sonori per favorire un migliore controllo motorio e percettivo.

    Il razionale di questa metodologia si fonda sui principi della plasticità cerebrale e dell’integrazione multisensoriale. Il cervello, esposto a stimoli coordinati tra vista e udito, può riorganizzare le connessioni neurali per migliorare la percezione spaziale e il controllo dei movimenti oculari involontari.

    Studi recenti suggeriscono che questo tipo di stimolazione possa favorire l’adattamento neurale e migliorare la capacità di compensazione del sistema nervoso centrale.

    Un Caso Clinico: la stimolazione audiovisiva nella Sindrome FXTAS

    Nel Caso Studio pubblicato a dicembre 2024 su ScienceDirect1, una paziente di 60 anni, con diagnosi di nistagmo progressivo associato alla sindrome FXTAS (tremore/atassia correlata all’X fragile), presentava instabilità posturale, oscillopsia e difficoltà nella deambulazione. Questi sintomi compromettevano in modo significativo la sua autonomia, rendendo difficoltose anche le attività quotidiane più semplici.

    Per affrontare questi problemi, è stato applicato un protocollo di riabilitazione personalizzato, comprendente 30 sessioni di stimolazione audiovisiva, esercizi propriocettivi e di potenziamento muscolare.

    L’obiettivo del trattamento era quello di migliorare il controllo motorio oculare e la stabilità posturale attraverso la modulazione degli input sensoriali.

    L’analisi pre e post-trattamento è stata condotta mediante un dispositivo medico per la stimolazione multisensoriale e metodiche come la microperimetria2 per la valutazione della fissazione oculare.

    Le capacità motorie e l’equilibrio sono stati misurati con test funzionali, tra cui:

    • Timed Up and Go3 (misura il tempo impiegato per alzarsi da una sedia, camminare, girarsi e tornare a sedersi)
    • Test del cammino di 10 metri4 (misura la velocità media del cammino in metri per secondo)
    • Berg Balance Scale5 (scala di valutazione del rischio di cadute)

    Questi strumenti hanno permesso di quantificare oggettivamente i progressi della paziente nel corso della riabilitazione.

    Risultati, implicazioni cliniche

    Al termine del trattamento, la paziente ha mostrato un miglioramento significativo nella stabilità della fissazione oculare e una riduzione dei sintomi visivi, come l’oscillopsia. Dal punto di vista funzionale, si è osservato un incremento della sicurezza nella deambulazione e una maggiore autonomia nelle attività quotidiane.

    Un aspetto particolarmente interessante è stato il mantenimento dei benefici nel tempo: a sei mesi dalla conclusione del trattamento, i miglioramenti erano ancora evidenti, suggerendo che la stimolazione audiovisiva possa favorire un adattamento neurale stabile.

    Il follow-up a 6 mesi ha indicato il mantenimento dei miglioramenti delle prestazioni rispetto al basale, in particolare in termini di tassi di successo e tempi di risposta nelle sessioni condotte senza somministrazione di farmaci (v. figg. 1 e 2).

    Figura 2 - Tempi di risposta esercizi per nistagmo
    Figura 1 – Differenza di incremento del tasso di successo nella rilevazione degli stimoli,
    con e senza farmaci (Fampridina). Dalla baseline al follow-up di 6 mesi1.
    Figura 2 - Tempi di risposta esercizi per nistagmo
    Figura 2 – Differenza nella riduzione del tempo di risposta agli stimoli,
    con e senza farmaci (Fampridina). Dal baseline al follow-up di 6 mesi1.

    Prospettive future

    Questo risultato apre prospettive promettenti per l’impiego di questa tecnica nel trattamento di altri disturbi neurologici con alterazioni del controllo motorio oculare.

    La stimolazione audiovisiva rappresenta un’opzione riabilitativa innovativa per i pazienti con nistagmo e altre alterazioni della motilità oculare. L’integrazione di questa tecnica con altre strategie, come la realtà virtuale e altre metodiche di neuromodulazione, potrebbe ampliare le possibilità terapeutiche e migliorare ulteriormente gli esiti clinici.

    L’esperienza della Neuroriabilitazione dell’AOUP dimostra che ottimizzare gli input sensoriali può portare a miglioramenti concreti e duraturi nella gestione del nistagmo. La possibilità di sfruttare la plasticità cerebrale per favorire un migliore controllo motorio e visivo rappresenta un’importante opportunità per la riabilitazione neurologica.

    Questi risultati preliminari dimostrano che la stimolazione audiovisiva migliora la qualità di vita dei pazienti con disturbi oculomotori e posturali, aprendo nuove prospettive terapeutiche in neuroriabilitazione.

    Bibliografia

    1. Damiano Antognetti, Luca Maggiani, Elena Gabbrielli, Luca Allegrini, Stefania Dalise, Carmelo Chisari. Neurovisual Training With Acoustic Feedback: An Innovative Approach for Nystagmus Rehabilitation, Archives of Rehabilitation Research and Clinical Translation. Volume 6, Issue 4, 2024, 100371, ISSN 2590-1095. Doi: 10.1016/j.arrct.2024.100371.
    2. A Molina, RJ Pérez-Cambrodì, P Ruiz-Fortes, C Laria, DP Piñero. Utility of microperimetry in nystagmus: a case report. Can J Ophthalmol, 48 (2013), pp. e103-e105. Doi: 10.1016/j.jcjo.2013.07.017.
    3. Killough, J.. VALIDATION OF THE TIMED UP AND GO TEST TO PREDICT FALLS. Journal of Geriatric Physical Therapy 29(3):p 128-129, December 2006. Doi: 10.1519/00139143-200612000-00034.
    4. Rahman, M., & Alagappan, T. R. (2019). The test–retest reliability of 10 meter walk test in healthy young adults-A Cross sectional study. IOSR J Sports Phys Edu, 6(3), 1-6.
    5. Katherine Berg, Sharon Wood-Dauphine, J.I. Williams, and David Gayton. Measuring balance in the elderly: preliminary development of an instrument. Physiotherapy Canada 1989 41:6, 304-311. Doi: 10.3138/ptc.41.6.304.
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