Emianopsia: cause e caratteristiche di questo deficit visivo
La nostra redazione ha il piacere di ospitare in questo spazio virtuale il Dott. Catalano: medico chirurgo oculista, laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro ed esperto nella diagnosi e cura delle patologie retiniche, della cornea e del glaucoma.
Il Dott. Catalano ci fornisce un approfondimento sull’emianopsia: cause e caratteristiche, mettendo a disposizione dei lettori competenze e conoscenze in grado di fare luce su questo peculiare deficit visivo.
Funzionamento e componenti delle vie ottiche
Questo deficit visivo consiste in un danno parziale alla metà del campo visivo e può essere monolaterale o bilaterale cioè coinvolgente un occhio o entrambi. Qualsiasi danno che va dalla corteccia cerebrale alla retina può provocare un danno al campo visivo.
Le vie ottiche sono costituite da tre componenti funzionali:
- Ottica: dalla cornea alla retina.
- Retinocorticale:dalla retina alla corteccia visiva primaria.
- Integrativa: dalla corteccia visiva primaria alla corteccia parietale e temporale correlate alla visione.
La componente ottica trasporta il segnale luminoso alla retina. Nella sezione retinocorticale il segnale arriva ai fotorecettori che trasformano il segnale luminoso in un segnale elettrico e così viene trasmesso alla corteccia visiva per una codifica elementare.
Nella porzione integrativa il percorso occipitoparietale integra le informazioni di movimento e profondità nella percezione spaziale. Il percorso occipitotemporale integra le informazioni di forma e colori in simboli riconoscibili.
Emianopsia omonima: da cosa è originata?
Generalmente l’emianopsia ha una origine chiasmatica o post-chiasmatica, ovvero una lesione presente nella sezione in cui le fibre nervose dal nervo ottico si incrociano o si sono già divise e sono passate nell’emisfero opposto. In queste zone, infatti, sono presenti fibre nervose provenienti da entrambi gli emicampi visivi poiché la porzione più esterna, proveniente dall’emiretina temporale, non decussa (45%), mentre le fibre nervose provenienti dall’emiretina nasale decussano (55%).
Emianopsia: cause
Pertanto, generalmente, le cause che possono portare a questo deficit visivo sono:
- Lesione parziale temporale del nervo ottico (monolaterale nasale).
- Fenomeni ischemici retinici che possono dare una emianopsia superiore o inferiore (monolaterale).
- Lesione parziale mediale del nervo ottico (monolaterale temporale).
- Traumi retinici (monolaterale).
- Lesione al chiasma ottico (bitemporale).
- Lesione al tratto ottico (omonima destra o sinistra).
Quali sono le origini delle lesioni da cui scaturisce questa sintomatologia?
Questi particolari tipi lesioni che possono andare a generare la perdita del campo visivo possono avere la seguente origine:
- Ischemica.
- Traumatica.
- Compressiva.
- Tossica.
In tutti i casi succitati avviene un danno neuronale che porta alla cecità della zona interessata.
Quali sono gli esami a cui possiamo far ricorso?
Un esame molto utile in caso di lesione alle vie ottiche è il campo visivo computerizzato. Esso è un esame soggettivo in quanto il paziente deve riconoscere uno stimolo luminoso e segnalarlo alla macchina che successivamente tradurrà le risposte in una ricostruzione grafica esplicativa oltre a tutti i parametri utili all’oculista e al neurologo per il follow-up della patologia.
Esami invece oggettivi sono quelli elettrofunzionali, nei quali viene esibito alla retina uno stimolo luminoso e attraverso degli elettrodi si studia l’ampiezza e la latenza della risposta.
Una nuova speranza nasce dalla riabilitazione neurofunzionale
Tali lesioni possono portare a una disabilità importante, limitando lo stile di vita, l’attività lavorativa e l’attività sociale con un impatto sia sullo stato emotivo e sia, conseguenzialmente, sullo stato di salute generale del paziente. Per approfondire leggi il nostro articolo Emianopsia laterale omonima: ecco le problematiche.
Mentre una volta si riteneva inutile e superflua una riabilitazione visiva di tali lesioni, l’evoluzione delle tecniche riabilitative oggi possono dare una speranza a molti pazienti. La riabilitazione neurofunzionale mira al potenziamento delle zone sane affinché possano supplire alle inabilità delle zone danneggiate.
Ringraziamo il Dott. Catalano per averci fornito questo approfondimento sull’emianopsia: cause e caratteristiche di quella che è una sintomatologia molto peculiare.
Riconoscimenti
- Foto di copertina di Aditya Wardhana su Unsplash
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