eHealth: la grande rivoluzione del digitale
Da una definizione data dall’International Telecommunication Union, con il termine “eHealth” si abbracciano tutte le tecnologie della comunicazione e dell’informazione le quali risultano essenziali per il corretto funzionamento del sistema sanitario.
È facile riscontrare un carattere eccessivamente astratto e generico in una definizione che, essendo la parola derivata dall’inglese, rappresenta invece una sorta di “termine ombrello”, capace dunque di includere significati molto ampi.
Volendo scendere maggiormente nella sostanza dell’argomento, ci stiamo riferendo a un settore tecnologico che spicca per la grande concretezza e l’elevata scalabilità. Nuove soluzioni salvavita oppure ausili personalizzati mirati a migliorare la qualità della vita, sono gli obiettivi a cui punta l’innovazione tecnologica applicata alla salute umana.
Tecnologie eHealth all’opera
Un esempio concreto e tangibile delle soluzioni salvavita introdotte dall’innovazione tecnologica è, ad esempio, la geolocalizzazione. Grazie a sistemi di localizzazione satellitare e alle moderne app per smartphone, l’intervento d squadre di soccorso in situazioni di emergenza è diventato molto più semplice e immediato.
Altre funzionalità di assistenza in situazioni di emergenza consistono nell’SOS Emergenze e nell’ELS (rispettivamente per Apple IOS e Android), questi strumenti possono giocare un ruolo fondamentale in situazioni critiche, rivelandosi a tutti gli effetti dei salvavita.
Sicurezza e privacy della telemedicina applicata al settore sanitario
La sanità digitale si fa carico quindi di innumerevoli vantaggi, ma, prima di poter arrivare a sfruttarne il pieno potenziale, è risultato evidente quanto risulti fondamentale essere dotati di una piattaforma capace di garantire la massima sicurezza nella condivisione delle informazioni sulla salute personale.
La sicurezza dei dati risulta ovviamente essere uno dei pilastri sui cui si fondano i servizi sanitari, la legge Health Insurance Portability and Accountability Act e altre normative sulla privacy sono volte a tutela dei dati sensibili.
La crittografia e altre tecnologie di protezione dei dati possono contribuire alla salvaguardia delle informazioni dei pazienti ce vengono trasmesse tramite dispositivi IoT di telemedicina. Volendo quindi delineare una strategia di telemedicina che rispetti la legge HIPAA, dovrebbe essere previsto un processo di archiviazione dei dati su un server edge e l’invio al cloud.
IoT e intelligenza artificiale applicati all’eHealth
Siamo ormai calati nell’era dell’Internet delle cose (IoT), la connettività ultraveloce rende possibile per una vasta diversificata gamma di dispositivi medici e apparecchiature di collegarsi a un server o al cloud. La possibilità di avere a disposizione un’assistenza sanitaria da remoto è frutto dell’opportunità di reperire dati in tempo reale, quest’ultima resta possibile dalla trasformazione digitale.
Si è spalancata così l’opportunità per i pazienti di utilizzare i dispositivi indossabili e altri dispositivi medici direttamente presso il proprio domicilio (ad esempio dispositivi per il monitoraggio della pressione sanguigna o della temperatura) per poi trasmettere i dati raccolti al proprio medico.
Questa rivoluzione digitale in sanità si estende oltre i confini del rapporto medici e pazienti, andando, ad esempio, a coinvolgere anche il rapporto professionista/professionista: questi sono adesso in grado di inserire cartelle cliniche, scrivere prescrizioni e inserire altri dati per renderli facilmente consultabili da farmacisti e altri specialisti.
L’A.I. sta inoltre apportando nuove funzionalità nella sanità digitale. L’intelligenza artificiale è in grado di fornire suggerimenti durante la lettura della cartella clinica di un paziente, permettendo inoltre di adattare dinamicamente le domande sulle risposte del paziente. Alcuni strumenti che utilizzano l’intelligenza artificiale, basandosi sui dati di monitoraggio personali, sono in grado di fornire promemoria personalizzati.
Nel 2021 sono previsti investimenti per circa 6,6 miliardi di dollari in intelligenza artificiale.1
Robot in prima linea per gli ospedali telemedicina
Altro elemento che spalanca enormi possibilità di applicazione consiste nell’utilizzo della robotica alla eHealth. I robot sono infatti capaci di fornire assistenza in fase di monitoraggio dei pazienti da remoto: i robot di telemedicina autonomi possono dirigersi verso i pazienti negli ambulatori o nelle stanze di ospedale, favorendo l’interazione da remoto tra medici e pazienti.
Altri robot sono invece capaci di seguire i medici durante il giro di visite, aiutandoli in fase di condivisione dati in tempo reale con gli specialisti da remoto: in questo modo si favorisce la pratica del teleconsulto tra vari professionisti del settore sanitario.
Nella maggioranza dei casi, i robot di telemedicina semoventi dispongono della funzionalità di monitoraggio delle batterie e, in autonomia, si recano nel posto in cui è ubicata la di ricarica. In questo modo viene rimosso l’onere del personale sanitario di controllare periodicamente il livello di autonomia della batteria, permettendogli così di focalizzarsi su attività più impellenti.
Altri robot ancora, permettono il teleconsulto direttamente in sala operatoria, chirurghi che si trovano fisicamente in un atro luogo possono quindi godere della medesima visuale che avrebbero avuto in presenza, questo ovviamente consente di fornire pareri e consigli molto più accurati.
Investimenti in Europa e Italia
Il 2021 dovrebbe essere l’anno in cui l’Europa occidentale sfiorerà i 14 miliardi di dollari di spesa rivolta a rinforzare l’ambito software (cartella clinica elettronica) e servizi (a discapito quindi di investimenti in hardware) di eHealth.
In Italia, si prevede che il maggiore finanziatore sarà la Pubblica Amministrazione lasciando ai privati soltanto l’1,6% degli investimenti.2 Questo sforzo economico sarà orientato a rifornire le strutture ospedaliere di tecnologie digitali, di informazione e comunicazione.
Fra i Paesi Europei quello in cui il mercato della sanità digitale si muove con una crescita maggiore è il Regno Unito, mentre sono già previste, a livello europeo, delle iniziative importanti per questo tipo di settore come, ad esempio:
- l’ePrescription: volta a digitalizzare e trasmettere elettronicamente certificati e prescrizioni;
- il Fascicolo sanitario elettronico: nato per agevolare il processo di archiviazione e reperibilità delle informazioni sanitarie individuali;
- Centri Unici di Prenotazione: nati per consentire alle persone di prenotare prestazioni sanitarie in qualsiasi luogo del territorio nazionale;
- una riorganizzazione strutturale della rete di assistenza maggiormente orientata verso principi di telemedicina.
Ognuna di queste azioni è volta ad accelerare la diffusione dell’eHealth, rendendolo uno strumento familiare sia per gli operatori sia per i pazienti e i comuni di cittadini. Lo scopo ultimo è ovviamente quello di migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria, andando anche a fornire una spinta positiva alla produttività del settore sanitario.
Telemedicina in Italia, l’esperienza post Covid-19
Bibliografia
- Ippocrate AS | L’e-health nella sanità italiana ed europea. Agosto 2019
- Ibid.
- Intel.it | Tecnologia di telemedicina basata su IA e IoT
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